I tributaristi vantano un incremento di presenze femminili tra gli iscritti e nei ruoli direttivi e di rappresentanza.
Iscritti e ruoli – All’interno dell’associazione dei tributaristi italiani quindi la presenza femminile è molto più che formale, anzi si può ben dire che sia concreta e fattiva. Registrando un alto numero di iscrizioni di tributaristi di sesso femminile, l’associazione è andata oltre riconoscendo ruoli di rappresentanza a non poche di queste professioniste. Sul fronte delle iscrizioni, la Lapet segnala che già dal 2011 si sta verificando il boom di richieste da parte delle donne. Proprio in quell’anno l’associazione ha registrato un incremento del 37% di iscritte che ha raggiunto la soglia del 38,5% l’anno successivo, arrivando al 40% nel 2013. Per quel che concerne poi il primo bimestre del 2014, si è verificato un vero e proprio picco di iscrizioni, con il 41% donne e il 59% uomini. “Questi dati dimostrano che sempre più professionisti, sia donne che uomini, scelgono di essere tributaristi qualificati Lapet, non solo per effetto della Legge n.4/2013 ma, in controtendenza alla crisi generale in atto, perché la Lapet continua ad essere l’associazione più rappresentativa sul territorio nazionale, anche in termini di pari opportunità. Da non sottovalutare poi gli incarichi dirigenziali che le donne Lapet ricoprono. Dal 1992 è nella dirigenza nel Consiglio direttivo nazionale Giovanna Restucci che dal 2000 ricopre l’incarico di Segretario nazionale. Ben il 40% dei Consiglieri nazionali è rosa: Silvia Saccani è per altro Presidente della Commissione Aggiornamento e Formazione, mentre Elisabetta Tinelli è Presidente della Commissione Esami ed Università. La Lapet ha altresì istituito dal 2012 la Commissione per le Pari Opportunità, presieduta da Rosamaria Bacci nonchè referente del Consiglio dei Delegati regionali. Di rilievo altresì il dato relativo alle cariche conferite al Collegio dei Revisori dei conti, affidato per i 2/3 a donne: Carla Delfino e Lucrezia Tarantino”, sottolinea l’associazione in una nota.
Presenze territoriali – Se quelli poc’anzi illustrati sono dati riferiti alla situazione nazionale, la Lapet evidenzia che non da meno sono i riscontri inerenti le realtà territoriali. In sostanza, su 20 delegazioni regionali e più di 104 sedi provinciali, vi sono sei donne con la carica di delegato regionale e 23 con la carica di presidenti provinciali. “La presenza crescente di professioniste nella nostra associazione, molte delle quali dirigenti, è la dimostrazione che esistono personalità femminili autorevoli in grado di reggere la responsabilità del proprio ruolo sia istituzionale che professionale. Le donne e gli uomini Lapet, insieme, potranno contribuire al rafforzamento e al consolidamento della rappresentanza della categoria che è da sempre alla base del nostro impegno associativo”, ha concluso Falcone.